Bangkok (Thailandia), 22 dic. (LaPresse/AP) – Decine di migliaia di persone hanno manifestato a Bangkok, in Thailandia, paralizzando il traffico e affrontando la polizia fuori dalla residenza della premier Yingluck Shinawatra, nel loro ultimo tentativo di costringerla a dimettersi. Ieri il principale movimento d’opposizione, il Partito democratico, ha annunciato il boicottaggio delle elezioni anticipate del 2 febbraio, gesto che sembra aver rafforzato il movimento di protesta. I manifestanti nel centro della capitale si sono spezzati in oltre dieci gruppi, sparsi anche nella principale area commerciale. Uno di essi si è radunato fuori dalla casa della premier, che non si trovava però all’interno. Centinaia di poliziotti in assetto antisommossa hanno bloccato la folla che premeva, impedendole di oltrepassare il cancello di ingresso.

I dimostranti vogliono che la prima ministra si dimetta in vista delle elezioni, che ha convocato nel tentativo di sanare la sempre più profonda crisi politica. Chiedono che un governo ad interim promuova riforme prima di qualsiasi chiamata alle urne. Shinawatra ha insistito che le elezioni si tengano, ma il boicottaggio annunciato dai democratici solleva dubbi sulla possibilità che siano considerate legittime o che si svolgano. Domani la Commissione elettorale inizierà a ricevere le registrazioni dei partiti in vista del voto, programmate allo stadio di Bangkok. Ci sono tuttavia preoccupazioni per il rischio che i manifestanti impediscano l’ingresso ai candidati.

Il Partito democratico, strettamente legato al movimento di protesta, già nel 2006 guidò un boicottaggio delle elezioni che contribuì a destabilizzare il governo e aprì la strada al golpe militare che destituì il premier Thaksin Shinawatra, fratello della attuale prima ministra. Il movimento di protesta è guidato da un ex vertice del partito, Suthep Thaugsuban, e chiede che le elezioni non si tengano se la premier non lascerà il posto o se resterà ad interim. La accusano infatti di essere un’ombra del fratello e per la corruzione che pervade la politica.

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