Berlino (Germania), 22 dic. (LaPresse/AP) – “Non voglio essere il simbolo di una particolare situazione: quello che è stato fatto ha portato alla liberazione di qualcuno, che è una cosa importante quando è improbabile. Ma dobbiamo lavorare perché in Russia e in altri Paesi non ci siano più prigionieri politici. Io farò tutto il possibile”. Lo ha detto Mikhail Khodorkovsky, in conferenza stampa al Checkpoint Charlie a Berlino, la prima da quando venerdì è stato liberato dalle carceri russe dopo dieci anni di detenzione. Condannato per accuse di frode fiscale e appropriazione indebita, che molti osservatori hanno giudicato coperture per motivazioni politiche, ha ottenuto la libertà dopo che il presidente Vladimir Putin ha firmato la grazia nei suoi confronti.

In conferenza, davanti a decine di giornalisti e fotografi, elegante e con il volto disteso, ha spiegato di non voler affrontare questioni politiche: “Sono stato liberato appena 36 ore fa, sono poche: non vedo la mia famiglia da dieci anni, datemi un po’ di tempo”, ha detto ai giornalisti che gli ponevano domande sulla politica russa. A proposito del Cremlino, ha detto di essere contrario al boicottaggio delle Olimpiadi di Sochi 2014, definendole una “celebrazione dello sport”, ma ha anche invitato a non lasciare che si trasformino “in una grande festa per Putin”.

Ringraziando i media e i gruppi che nel corso degli anni hanno sostenuto la sua liberazione, in Russia e nel mondo, ha più volte ricordato quanti ancora sono in cella senza motivo in Russia. Ha promesso che “farà tutto il possibile” perché anche loro possano essere liberati. “Penso siano stati l’opinione pubblica mondiale e i media che hanno reso possibile molte cose per molte persone. Molti però sono ancora dietro le sbarre ingiustificatamente e ridare loro la libertà è una priorità”, ha dichiarato.

Ha anche ringraziato pubblicamente la cancelliera Angela Merkel e l’ex ministro degli Esteri tedesco Hans-Dietrich Genscher, per l’appoggio che hanno dato alla sua liberazione. E’ stato Genscher a fornire, venerdì, il jet privato con cui l’ex magnate ha potuto lasciare subito la Russia alla volta di Berlino. Interrogato sui suoi progetti per il futuro, Khodorkovsky ha risposto sorridendo: “Nelle ultime 36 ore c’è stato un rapido cambiamento di eventi, è poco tempo e non ho potuto fare piani per il futuro. La cosa più importante è nutrire la speranza che i miei compagni di cella potranno essere liberati e non dovranno vivere cose peggiori, anzi potranno vivere come me la libertà.”.

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