Johannesburg (Sudafrica), 6 dic. (LaPresse/AP) – Migliaia di persone sono scese nelle strade di Johannesburg per rendere omaggio a Nelson Mandela, morto ieri a 95 anni. Dopo l’annuncio fatto ieri sera dal presidente Jacob Zuma, residenti della township di Soweto si sono radunati vicino alla casa in cui abitò l’ex presidente, ballando e cantando per celebrare l’icona della lotta contro l’apartheid. Circa quaranta persone, alcune avvolte in bandiere sudafricane, hanno formato un cerchio in mezzo a Vilakazi Street e hanno cantato inni anti apertheid. In molti hanno sottolineato che è un momento profondamente triste per il loro Paese, ma anche un’occasione per celebrare le conquiste del primo presidente nero del Sudafrica. “Stiamo celebrando la sua vita e tutto quello che ha fatto per noi”, ha detto il 47enne Terry Mokoena, aggiungendo: “Sono felice che ora riposi in pace. Ha fatto così tanto per noi, sarebbe da avidi dire che avrebbe dovuto fare di più. Mandela ci ha uniti, i neri, i bianchi, le persone di colore e gli indiani, ci ha insegnato la solidarietà”.

Davanti alla vecchia casa di Mandela, trasformata in museo, due uomini hanno allestito un piccolo altare con fiori e candele. “Venne qui a Soweto come un avvocato e ci guidò”, ha ricordato uno dei manifestanti, Mbulelo Radebe. “Quando uscì dal carcere nel 1994, dopo 27 anni – ha aggiunto – non divenne un uomo amaro, ma ci incoraggiò a lottare. No, uscì con un messaggio di pace”. Altre centinaia di persone si sono riunite nella notte davanti alla casa di Madiba nel quartiere di Houghton. L’atmosfera è stata vivace, più che cupa. Alcuni hanno cantato e un uomo ha suonato la vuvuzela, una trombetta usata spesso da tifosi sudafricani. Altri hanno marciato verso la casa inneggiando ‘Nelson!’ e hanno fotografato candele, bandiere e fiori deposti vicino all’abitazione. Un ritratto di un Mandela sorridente con la scritta ‘Riposa in pace, Madiba’, è stato appoggiato contro un albero.

In piazza Nelson Mandela nel quartiere di Sandton sei persone si sono messe in piedi sotto una statua dell’ex leader. I sei erano due bianchi, due neri e due persone di origini indiane, a rappresentare ‘la nazione arcobaleno’ per la quale Mandela ha lottato. “È stato uno shock, è una giornata importante perché è mancato il nostro padre”, ha affermato il 24enne Valentino More, arrivato in piazza Mandela per rendere omaggio all’ex leader. Altre celebrazioni sono attese nei prossimi giorni, mentre il Paese si prepara per i funerali di Stato.

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