Nuova Delhi (India), 24 nov. (LaPresse/AP) – Centinaia di attivisti per i diritti dei gay hanno marciato oggi per le strade di Nuova Delhi, la capitale dell’India, per chiedere di porre fine alle discriminazioni nei confronti dell’intera comunità Lgbt a quattro anni dal ribaltamento della legge di epoca coloniale che definiva l’omosessualità un reato. La parata si è svolta in un’atmosfera simile al Carnevale, con canti al ritmo dei tradizionali tamburi indiani, palloncini, e bandiere arcobaleno che sventolavano e cartelli nei quali si chiedeva una vita dignitosa. Un gruppo di manifestanti ha portato in corteo una bandiera arcobaleno di 15 metri. I manifestanti chiedono anche che ai cittadini venga permesso di registrare il sesso che scelgono sia nel censimento nazionale, sia nei documenti ufficiali.

La marcia si è conclusa con un raduno a Jantar Mantar, la zona in cui solitamente si tengono le proteste a Nuova Delhi. Nel 2009 l’Alta Corte di Delhi stabilì la depenalizzazione dell’omosessualità, che fino a quel momento era punibile con pene fino a 10 anni di carcere. In alcune grandi città indiane l’omosessualità a poco a poco sta cominciando a essere accettata e alcuni film di Bollywood di alto profilo hanno affrontato il tema. Tuttavia per esempio oggi molti dei partecipanti al corteo si sono coperti il volto con maschere e sciarpe per non fare sapere ad amici e parenti il loro orientamento sessuale.

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