Baghdad (Iraq), 23 nov. (LaPresse/AP) – Moschee chiuse a tempo indeterminato per protesta contro gli attacchi a religiosi e fedeli. Lo hanno annunciato i leader religiosi sunniti. La decisione, spiega Mustafa al-Bayati, membro del Consiglio iracheno della dottrina, è stata presa giovedì ed entra in vigore oggi. Molte moschee hanno aderito all’iniziativa. Ad Azamiya, quartiere settentrionale di Baghdad, uno striscione è stato esposto davanti al portone della moschea Abu Hanifa, con la scritta “La moschea è chiusa fino a nuovo avviso, a causa degli attentati a imam, predicatori e fedeli”.
Recentemente i sunniti avevano già lanciato iniziative simili, a settembre chiudendo le moschee nella provincia meridionale di Bassora e all’inizio di novemebre in quella nordorientale di Diyala. In entrambi i casi, le moschee sono state riaperte dopo le rassicurazioni delle autorità locali, che si sono impegnate a proteggerle.
Ieri, nel corso di una giornata ancora segnata dalla violenza, con una serie di attentati che hanno provocato la morte di 16 persone in tutto il Paese, due attentati incendiari sono stati compiuti contro moschee sunnite di Baghdad, uccidendo 4 persone. Mentre la settimana scorsa, sempre nella capitale irachena, un uomo ha sparato, uccidendolo, a un religioso che usciva da una moschea.
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