Malé (Maldive), 10 nov. (LaPresse/AP) – La Corte suprema delle Maldive ha posticipato a sabato 16 novembre il ballottaggio delle elezioni presidenziali, inizialmente previsto per oggi, mentre il vice presidente ha rassegnato le dimissioni. La decisione dei giudici apre la strada a una possibile crisi politica, nel Paese che negli ultimi cinque anni è stato spesso teatro di disordini. Mohamed Nasheed, dimessosi dalla presidenza lo scorso anno, nel voto di ieri ha ottenuto il 47% delle preferenze, mentre Yaamin Abdul Gayoom, fratello del leader autocratico Maumoon Abdul Gayoom, ha raggiunto il 30%. Il terzo candidato Qasim Ibrahim, imprenditore, ha avuto il 23%. Non avendo nessuno superato il 50%, è necessario il ballottaggio. Questo era stato fissato a oggi, ma ore fa la Corte suprema ha accolto una petizione del partito di Qasim Ibrahim, che ha chiesto un rinvio affermando che altrimenti il tempo per prepararsi o per fare alleanze non sarebbe stato sufficiente. Il mandato del presidente uscente Mohamed Waheed Hassan scade domani e la Costituzione prevede che il successore sia incaricato prima, ma la Corte suprema ieri ha stabilito che possa restare in carica fino a quando ci sarà un vincitore delle elezioni. Nasheed oggi ha chiesto le sue dimissioni prima della scadenza del mandato a mezzanotte, cosa che renderebbe lo speaker del Parlamento presidente ad interim. Il vice presidente Mohamed Waheed Deen si è dimesso oggi, ha fatto sapere il portavoce Masood Imad.

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