Damasco (Siria), 15 set. (LaPresse) – “Accogliamo con favore questi accordi. Da una parte aiuteranno i siriani a uscire dalla crisi, dall’altra eviteranno la guerra contro la Siria, avendo evitato un pretesto per quelli che vogliono scatenarla”. Così il ministro della Riconciliazione nazionale siriano, Ali Haidar, in una intervista alla testata russa Ria Novosti ha commentato l’accordo raggiunto ieri da Usa e Russia a Ginevra. Secondo quanto concordato, Damasco dovrà consegnare al controllo internazionale tutti i suoi armamenti chimici, in vista della distruzione. Haidar ha aggiunto: “Questa è una vittoria per la Siria, ottenuta grazie agli amici russi”. E ha detto inoltre che l’accordo è “il successo della diplomazia russa e della leadership russa”.

Intanto la Coalizione nazionale siriana, maggior blocco di opposizione al regime, chiede che a Damasco siano vietati anche i missili balistici e l’aviazione, oltre alle armi chimiche. L’accordo siglato non accenna infatti alle armi convenzionali, che il regime di Assad sta utilizzando nella guerra in corso da due anni e mezzo. In una dichiarazione pubblicata online, si legge: “Le armi chimiche sono parte di un programma maggiore di crimini contro l’umanità, commessi dal regime di Assad, che iclude l’uso dell’aviazione e dei missili balistici sulle aree residenziali”.

La Coalizione fa sapere quindi di “insistere perché il divieto di uso di armi chimiche, che hanno ucciso oltre 1.400 civili, sia esteso per includere il bando dell’uso delle forze aree e dei missili balistici sulle aree residenziali”. Il gruppo di opposizione ripete poi la propria richiesta di una azione militare contro il regime, che “lo costringa a mettere fine alla campagna militare e ad accettare una soluzione politica che porti a una trasformazione democratica”.

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