Ginevra (Svizzera), 27 ago. (LaPresse/AP) – L’Organizzazione mondiale della Sanità ha pubblicato delle linee guida per il trattamento di vittime di agenti chimici come quelli che si ritiene siano stati utilizzati nell’attacco del 21 agosto nei sobborghi orientali di Damasco. Lo ha annunciato un portavoce dell’Oms, Glenn Thomas. Parlando con i giornalisti a Ginevra, il portavoce ha detto che si tratta di indicazioni che erano state preparate prima dell’inizio della visita in Siria degli ispettori dell’Onu per le armi chimiche, nel cui team ci sono anche tre membri dello staff Oms, ma che l’Organizzazione “si è affrettata” a pubblicarle a causa delle preoccupazioni sulla Siria. Il documento si “evolverà quando avremo una migliore comprensione dei rischi”, ha aggiunto il portavoce.
Le nuove linee guida dell’Oms si basano su informazioni precedenti, che sono state ampliate e approfondite. Vengono elencati i sintomi di esposizione ad agenti chimici: per esempio gas nervino, come tabun, sarin o VX; agenti cosiddetti vescicanti, come mostarde azotate e lewisite; agenti inibenti come il BZ. La relazione riferisce inoltre degli effetti di altre sostanze come i lacrimogeni o cloro, fosgene e tallio.
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