Il Cairo (Egitto), 14 ago. (LaPresse/AP) – Le forze di sicurezza egiziane hanno dato il via al Cairo alle operazioni per lo sgombero dei sit in dei sostenitori dell’ex presidente Mohammed Morsi, lanciando lacrimogeni contro i manifestanti. Lo hanno riferito la televisione di stato e funzionari della sicurezza. Secondo l’alleanza Anti-Colpo, una coalizione di sostenitori di Morsi, 25 persone sono rimaste uccise e decine di persone ferite nell’attacco al più grande degli accampamenti dei sostenitori dell’ex presidente egiziano, nel distretto di Nars City.

Secondo il braccio politico dei Fratelli musulmani le vittime sarebbero molte di più: le loro cifre parlano di più di 500 persone uccise e circa 9mila ferite. Non ci sono conferme ufficiali dei dati del gruppo di islamisti. Il ministero della Salute egiziano ha fornito invece un bilancio di nove manifestanti uccisi e più di 80 feriti. Intanto è confermata la morte di almeno tre membri delle forze dell’ordine.

L’ambasciata italiana al Cairo ha invitato ” i connazionali a tenersi lontani da assembramenti e limitare spostamenti” in Egitto. L’ambasciata lo ha comunicato attraverso il suo account twitter ufficiale, aggiungendo i contatti. Sull’account si legge “Siamo sempre raggiungibili 0227943194/5”. Un funzionario della sicurezza egiziano ha comunicato che il servizio dei treni tra il nord e il sud dell’Egitto è stato sospeso nel tentativo di impedire ai sostenitori dell’ex presidente Morsi di viaggiare verso il Cairo per rafforzare gli islamisti.

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