Nuova Delhi (India), 10 ago. (LaPresse) – Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due fucilieri di marina accusati in India dell’omicidio di due pescatori del Kerala, si sarebbero rifiutati di rispondere alla National Investigation Agency, la polizia federale indiana che si occupa del caso. Lo riporta il sito del giornale Hindustan Times, citando una fonte anonima. “Abbiamo chiesto ai due marò di mettere agli atti le loro dichiarazioni. Ma si sono rifiutati di parlare, sembra sotto istruzione legale”, ha detto la fonte che poi aggiunge: “L’indagine ha stabilito che si è trattato di una specie di tiro al bersaglio. A un pescatore è stato sparato alla testa e all’altro al cuore. Vogliamo sapere che cosa ha costretto i due marò a sparare ai pescatori”. L’episodio risale al 15 febbraio 2012, quando una barca di pescatori è caduta sotto il fuoco proveniente dalla petroliera Enrica Lexie, su cui i due italiani erano di pattuglia. Le vittime sono i pescatori Ajesh Binki e Jelestine.

Ora la Nia vorrebbe interrogare gli altri quattro marò che facevano parte della squadra di sicurezza della nave, come testimoni dell’incidente. “Ma l’Italia – aggiunge la fonte citata dal giornale – fino ad ora non li ha inviati in India nonostante la garanzia alla Corte suprema di portarli come e quando richiesto. Abbiamo chiesto al ministero degli Affari esteri di affrontare la questione con l’Italia”. L’agenzia sta anche parlando con l’equipaggio civile della nave nella speranza di far luce sulla vicenda.

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