Tegucigalpa (Honduras), 4 ago. (LaPresse/AP) – Il presidente dell’Honduras, Porfirio Lobo, ha ordinato che il maggior carcere del Paese, a Tegucigalpa, sia controllato dall’esercito, dopo che in una rivolta sono morti tre membri di gang e 12 persone sono rimaste ferite, tra cui tre guardie. I soldati sono incaricati della sicurezza, allo scopo di “mettere fine al controllo del sistema carcerario da parte dei criminali, che ha fatto tanti danni alla società”, si legge in una nota del presidente. La rivolta si è scatenata quanto membri della gang Barrio 18 si sono scontrati con altri detenuti al Penitenziario nazionale, dove sono rinchiuse 3.351 persone.

“Hanno usato Ak-47, dicono, per difendersi dagli altri prigionieri, e fatto esplodere granate”, ha raccontato il direttore del carcere. Ora polizia ed esercito controllano la struttura. La decisione di Lobo arriva dopo che ieri la Commissione interamericana sui diritti umani ha diffuso un rapporto secondo cui i detenuti hanno il controllo di 24 prigioni del Paese, dove lo Stato ha rinunciato al suo ruolo di riabilitazione dei criminali. L’indagine è stata condotta dopo che un incendio alla prigione di Comayagua lo scorso anno ha ucciso 361 detenuti.

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