Gerusalemme, 18 lug. (LaPresse/AP) – Shimon Peres, presidente di Israele, ha invitato l’Unione europea a rivedere il proprio divieto di finanziamento alle istituzioni israeliane che operano nei territori occupati palestinesi. Nel suo comunicato Peres ha invitato l’Ue a “dare la priorità alla pace” e ha avvertito che il blocco ai fondi “potrebbe causare un’altra crisi”. La nota del presidente israeliano è giunta mentre il segretario di Stato Usa, John Kerry, si trova in Medioriente nel tentativo di riavviare i negoziati di pace israelo-palestinesi. Kerry sta facendo progressi e i colloqui potrebbero riprendere presto, ha dichiarato Peres. Il blocco deciso dall’Europa entrerà in vigore nel 2014 e rappresenta una nuova dimostrazione di disapprovazione da parte della comunità internazionale verso gli insediamenti israeliani costruiti nei territori occupati dopo la guerra dei Sei giorni, del 1967. Alcuni di quei territori, vale a dire Cisgiordania, Striscia di Gaza e Gerusalemme Est, sono reclamati dai palestinesi come parte del loro futuro Stato.

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