Vidin (Bulgaria), 14 giu. (LaPresse/AP) – È stato inaugurato alla presenza di funzionari di Bruxelles un nuovo ponte tra la Bulgaria e la Romania, il secondo su un tratto di 500 chilometri del Danubio che separa i due Paesi. I sostenitori affermano che il progetto sia fondamentale per lo sviluppo economico della regione, una delle più povere nell’Unione europea, mentre i critici sostengono che il ponte non cambierà molto, perché unisce due zone in cui le infrastrutture sono in pessime condizioni. Il valore complessivo dell’investimento è di 282 milioni di euro: 106 milioni sono arrivati da Bruxelles e il resto dai governi nazionali e da investitori privati. Il ponte, costruito tra la città bulgara di Vidin e la romena Calafat, fa parte del cosiddetto corridoio paneuropeo IV, che collega Dresda, in Germania, con Salonicco, in Grecia, e Istanbul, in Turchia. Sul ponte, lungo complessivamente 3.598 metri, ci sono due corsie in ogni direzione, una linea ferroviaria, due marciapiedi e una pista ciclabile. L’unico altro ponte tra la Romania e la Bulgaria, completato nel 1954, collega le città di Ruse e Giurgiu.

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