Atene (Grecia), 13 giu. (LaPresse/AP) – Sciopero generale di 24 ore in Grecia a seguito della chiusura della emittente pubblica radiotelevisiva Hellenic broadcasting corp (Ert). A indire la protesta sono stati i due sindacati più grandi del Paese, Gsee e Adedy. Incrociano le braccia dipendenti dei trasporti pubblici e degli ospedali, oltre che gli impiegati delle compagnie aeree. I voli resteranno a terra fra le 13 e le 15 ora italiana. Intanto circa 10mila manifestanti si sono radunati davanti al quartier generale dell’emittente, che per il terzo giorno è occupato dallo staff licenziato. I giornalisti stanno continuando a realizzare trasmissioni, che vengono mandate in onda online in streaming dall’Unione europea di radiodiffusione (Uer), l’ente associativo di emittenti nazionali pubbliche e private in Europa, e da un canale gestito dal Partito comunista greco.

La decisione di chiudere la tv pubblica Ert ha anche spaccato la coalizione di governo. Da una parte il premier conservatore di Nuova democrazia, Antonis Samaras, che ha ribadito la sua convinzione di tenere chiusa l’emittente lasciando a casa tutti i 2.656 dipendenti, riaprendo la tv alla fine dell’estate con un personale ridotto; dall’altra la posizione degli altri due partiti della coalizione di governo, il partito socialista Pasok e Sinistra democratica, che hanno presentato ieri al Parlamento una proposta di legge per annullare la chiusura di Ert. Un eventuale crollo dell’esecutivo potrebbe interrompere il processo di austerità e mettere a rischio la futura erogazione degli aiuti di salvataggio concordati con i creditori internazionali.

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