Atene (Grecia), 11 giu. (LaPresse/AP) – Stop alle attività della televisione pubblica greca e dei suoi 2.500 dipendenti. Lo ha annunciato il governo, annunciando che dalla mezzanotte di mercoledì chiuderà temporaneamente le attività della televisione e della radio statale, nell’ambito delle misure di austerità. Il portavoce dell’esecutivo, Simos Kedikoglou, ha dichiarato che la Hellenic Broadcasting Corporation (Ert) riaprirà “il prima possibile” con una forza lavoro inferiore. Non è stato immediatamente chiarito quando avverrà la riapertura. Kedikoglou ha definito la Ert un'”oasi dello spreco” e non ha dichiarato quanti impiegati verranno assunti di nuovo.

Due partiti che fanno parte della coalizione del governo in Grecia, Pasok e Sinistra democratica, hanno criticato la decisione di chiudere l’emittente di stato. Circa duemila dipendenti di Ert, giornalisti, attivisti, deputati dell’opposizione e sindacalisti dopo l’annuncio si sono riuniti vicino alla sede della tv di Stato ad Atene. Tra i manifestanti davanti alla sede principale di Ert c’è anche Alexis Tsipras, il leader della Coalizione della sinistra radicale Syriza.

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