Lashio (Birmania), 30 mag. (LaPresse/AP) – Circa 1.200 musulmani si sono rifugiati in un monastero buddista a Lashio, nel nordest della Birmania, dove i soldati stanno provando a riportare la calma dopo due giorni di violenze settarie in cui è stata uccisa una persona e sono state date alle fiamme diverse proprietà di cittadini musulmani. Alcune delle persone che si sono rifugiate nel tempio hanno perso la loro casa, mentre altre cercano solo sicurezza. Gli scontri sono scoppiati dopo che un uomo musulmano ha cosparso di benzina una donna buddista e le ha dato fuoco. Una folla di buddisti ha risposto incendiando molti negozi di musulmani, una moschea e un orfanotrofio. Ieri numerosi buddisti hanno proseguito le violenze a bordo di motociclette, provocando appunto un morto e quattro ferite. Le violenze anti-musulmane scoppiate l’anno scorso nell’ovest della Birmania hanno minato la credibilità dell’amministrazione del presidente riformista Thein Sein.
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