Washington (Usa), 16 mag. (LaPresse/AP) – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha annunciato di avere chiesto e ottenuto le dimissioni del capo dell’Internal Revenue Service (Irs), Steven Miller, dopo che l’agenzia delle entrate ha preso di mira gruppi del tea party. Lo ha annunciato in un discorso trasmesso in televisione. Obama, criticato per essere rimasto troppo passivo in relazione alla questione, ha detto di essere arrabbiato e che i cittadini hanno il diritto di esserlo altrettanto.

A chiedere le dimissioni di Miller, ha precisato Obama, è stato il segretario al Tesoro Jacob Lew. Il presidente ha promesso inoltre che l’amministrazione applicherà nuove misure per evitare che episodi simili si ripetano, spiegando di aver insistito perché le raccomandazioni stilate dall’ispettore generale siano applicate subito. L’Irs ha acconsentito a sette delle nove contenute nel documento.

Il comportamento dell’agenzia, ha detto, è particolarmente “vergognoso visto il suo potere e la portata che ha nelle vite di tutti noi”. Il dipartimento di Giustizia sta indagando, così come tre commissioni del Congresso. Nella lettera che Miller ha inviato al personale, annucia le proprie dimissioni da giugno: “E’ stato un periodo incredibilmente difficile per l’Irs, visti i fatti degli ultimi giorni, ed è necessario ripristinare in modo forte e immediato la fiducia nell’agenzia fiscale”.

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