Dacca (Bangladesh), 8 mag. (LaPresse/AP) – Continuano senza sosta le ricerche delle vittime tra le macerie del palazzo crollato a Dacca il 24 aprile. Nella notte sono stati estratti oltre cinquanta corpi senza vita, e il bilancio complessivo del disastro è salito così ad almeno 761 vittime. Le autorità intanto hanno iniziato a elargire salari e altri benefit ai sopravvissuti. Secondo l’associazione dei produttori e degli esportatori tessili del Bangladesh (Bgmea), nel palazzo lavoravano 3.122 operai. Ma non è chiaro quanti siano i dispersi, perché non si sa con esattezza quante persone al momento del crollo si trovassero all’interno dell’edificio, che ospitava cinque fabbriche di abbigliamento.
Da quanto riferisce il maggiore generale Chowdhury Hasan Suhrawardy, circa 400 lavoratori si sono riuniti ieri per ricevere gli stipendi. Alcuni funzionari hanno aiutato la Bgmea a stanziare il denaro, anche se manca ancora una lista ufficiale di coloro che potranno beneficiarne. Come riferisce Rafiqul Islam, funzionario della Bgmea, l’associazione incontrerà i rappresentanti dei lavoratori per discutere come raggiungere tutte le vittime della tragedia e dare loro risarcimenti e aiuti finanziari. Gli operai, molti dei quali guadagnano poco più del minimo nazionale di 38 dollari al mese, chiedono almeno quattro mesi di salario. E avevano fissato a ieri l’ultimatum per i pagamenti.
L’amministratore del governo locale Yousuf Harun riferisce che, a parte il mese di aprile, non ci sono stipendi arretrati, ma c’è stato un accordo con i lavoratori per il pagamento di tre mesi aggiuntivi di paga. Ieri, dopo che una delegazione della Bgmea è arrivata nell’area della protesta e ha iniziato a effettuare i pagamenti, i lavoratori hanno lasciato la strada che avevano occupato. Lunedì l’associazione aveva fatto sapere di essere al lavoro per preparare una “lista completa” di operai che lavoravano nelle aziende del palazzo crollato.
Intanto, continuano le operazioni tra le macerie dell’edificio. I soccorritori non si sono dati un limite di tempo e hanno fatto sapere che andranno avanti finché tutti i detriti e i corpi senza vita saranno rimossi dall’area. Secondo le autorità e l’architetto che progettò il palazzo, quest’utlimo avrebbe dovuto essere di cinque piani, ma tre sono stati aggiunti abusivamente. Inoltre l’edificio non avrebbe dovuto ospitare fabbriche, ma solo uffici e negozi. In termini di vittime il disastro di Dacca è il peggiore della storia nel settore dell’abbigliamento.
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