New York (New York, Usa), 7 mag. (LaPresse/AP) – Quattro peacekeeper dell’Onu sono stati fermati da uomini armati delle brigate Yarmouk Martyrs durante un pattugliamento sulle alture del Golan. Lo hanno reso noto le Nazioni Unite, affermando i quattro peacekeeper stavano pattugliando una zona vicino a Al Jamlah, in un’area che separa Siria e Israele. Kieran Dwyer, portavoce del dipartimento di peacekeeping delle Nazioni Unite, ha dichiarato che “sono in corso tentativi per assicurare il loro rilascio”. I peacekeepers appartengono a una missione delle Nazioni Unite che ha monitorato la linea del cessate il fuoco tra Israele e Siria per circa quattro decenni.

Il fermo dei quattro peacekeeper è stato rivendicato dalle brigate Yarmouk Martyrs. In un messaggio pubblicato sulla pagina Facebook il gruppo ha dichiarato che i peacekeeper non sono in loro ostaggio, ma che sono trattenuti per la loro stessa sicurezza. Un portavoce del gruppo ha dichiarato in un’intervista telefonica con Associated Press che almeno tre dei peacekeeper sono filippini. L’uomo ha affermato che l’unità ribelle che li ha in mano è chiamato Brigate Yarmouk Martyrs, e che il gruppo sta operando in Golan. All’inizio di marzo, lo stesso gruppo di ribelli ha trattenuto 21 peacekeeper filippini, prima di rilasciarli incolumi dopo dure negoziazioni.

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