Srinagar (India), 10 feb. (LaPresse/AP) – Gran parte del Kashmir indiano è paralizzato dal coprifuoco imposto dalle autorità dopo l’impiccagione di Mohammed Afzal Guru, avvenuta ieri mattina. La sua esecuzione, ordinata dalla Corte suprema per l’attacco al Parlamento indiano nel 2001, ha scatenato violente proteste nell’area di cui l’uomo era originario. Nonostante il coprifuoco proclamato a tempo indefinito, ieri nella regione 23 poliziotti e 13 dimostranti sono rimasti feriti in scontri. Decine di migliaia di soldati sono schierati in tutto il territorio. In diverse aree la televisione via cavo e la rete internet sono state oscurate, mentre la gran parte dei giornali oggi non è uscita. Una delle testate principali ha fatto sapere che la polizia ha chiesto alla proprietà di non pubblicare l’edizione odierna.
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