Baghdad (Iraq), 1 feb. (LaPresse/AP) – Manifestazioni di massa sono in corso in diverse città irachene, tra cui Baghdad e Fallujah, dopo che questa mattina il gruppo affiliato ad al-Qaeda, lo Stato islamico dell’Iraq, ha invitato i sunniti a prendere le armi contro il governo a guida sciita. Le proteste maggiori si sono svolte a Fallujah and Ramadi, dove migliaia di dimostranti hanno bloccato la strada principale che attraversa la provincia di Anbar. A Fallujah il religioso sunnita Abdul-Hameed Jadoua, legato al gruppo Stato islamico dell’Iraq, ha arringato la folla invitandola ad agire. “Il sangue dei martiri è stato versato in modo che la dignità del nostro Iraq e delle nostre tribù sia difesa”, ha detto.
Ha anche chiesto che i soldati siano processati per la morte di cinque persone durante le dimostrazioni della scorsa settimana nella città. “Da qui – ha dichiarato – diciamo al governo che non vogliamo più vedere un soldato, non solo a Fallujah, ma in tutti i sobborghi e nei villaggi”. Manifestazioni si sono svolte anche nella capitale Baghdad e nella città centrale di Samarra. La partecipazione alle proteste è la maggiore dall’inizio delle dimostrazioni dei sunniti a dicembre, che accusano il governo centrale di discriminazione e marginalizzazione nei loro confronti.
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