Djenne (Mali), 23 gen. (LaPresse/AP) – I soldati dell’esercito del Mali hanno commesso “esecuzioni sommarie” e diversi altri abusi nel corso della controffensiva contro i ribelli islamici. È la denuncia lanciata dalla Federazione internazionale per i diritti umani (Fidh), gruppo francese per i diritti umani, il quale ha chiesto che venga istituita una commissione indipendente che indaghi sui crimini e punisca i responsabili. Secondo Fidh, dal 10 gennaio le forze del Mali avrebbero compiuto circa 33 uccisioni, fra cui quelle di alcuni tuareg, lungo la stretta fascia fra il sud e il nord del Paese. Il gruppo non ha specificato le proprie fonti.
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