Peshawar (Pakistan), 9 gen. (LaPresse/AP) – I camionisti pakistani che trasportano rifornimenti per le truppe Nato in Afghanistan hanno incrociato le braccia per chiedere un aumento di stipendio. Jehanzeb Khan, capo del sindacato degli autotrasportatori, ha fatto sapere che lo sciopero è stato indetto in risposta alla decisione del governo di obbligare i camionisti a lavorare tramite grandi compagnie di trasporti invece che con contratti individuali con la Nato.

Le società, ha spiegato Khan, pagano poco gli autisti e i camion non sono protetti in maniera adeguata da eventuali attacchi dei talebani. Inoltre, ha riferito il sindacalista, gli agenti delle forze di sicurezza spesso chiedono bustarelle ai camionisti, per garantire loro il passaggio. Un funzionario locale, Tahir Khan, ha spiegato che nessun camion con a bordo rifornimenti per la Nato ha attraversato oggi il confine dell’Afghanistan a Torkham, nel nordovest del Pakistan. Il trasporto dei rifornimenti continua invece attraverso un altro valico di frontiera, quello di Chaman nel sudovest del Pakistan.

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