Littleton (Colorado, Usa), 14 dic. (LaPresse/AP) – I parenti delle vittime della sparatoria del cinema di Aurora, in Colorado, reagiscono con sdegno alla nuova strage nella scuola del Connecticut e chiedono che il governo Usa affronti il problema del controllo delle armi. Tom Teves ha perso il figlio Alex nella sparatoria del 20 luglio nel cinema nel sobborgo di Denver, all’attesa anteprima di un film su Batman. L’uomo insiste che non ci debba essere possibilità di procurarsi armi come quelle utilizzate oggi, tra cui un fucile di calibro 223. Il massacro in cui nella scuola sono state uccise 26 persone, di cui 20 bambini, arriva un giorno dopo che il governatore del Connecticut, Dannel Malloy, ha chiesto ai parlamentari americani di affrontare il problema delle armi.
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