Hebron (Cisgiordania), 13 dic. (LaPresse/AP) – Circa cinquemila palestinesi hanno marciato per le strade di Hebron, in Cisgiordania, inneggiando slogan contro lo Stato ebraico e sventolando le bandiere di Hamas durante il funerale del 17enne ucciso ieri da agenti israeliani. Il corpo del ragazzo, Mohammed Suleima, era avvolto in una bandiera verde del gruppo militante. I suoi familiari sono noti per essere sostenitori di Hamas e suo fratello era stato rilasciato l’anno scorso dal carcere nell’ambito dello scambio di prigionieri per la liberazione del soldato israeliano Gilad Shalit. L’uccisione del ragazzo ha inasprito le tensioni a Hebron, dove vivono circa 180mila palestinesi e alcune centinaia di ebrei.

Stamattina decine di giovani hanno lanciato pietre e bottiglie contro i soldati israeliani, che hanno risposto con gas lacrimogeni e pallottole di gomma. La polizia israeliana sostiene che Suleima sia stato ucciso dopo aver minacciato gli agenti con una pistola, rivelatasi poi falsa. I familiari del ragazzo affermano tuttavia che quest’ultimo non fosse armato. Alcuni parenti avevano riferito precedentemente che il giovane non aveva sentito l’ordine di fermarsi perché aveva problemi di udito, ma la notizia è stata poi smentita da altri familiari.

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