Oslo (Norvegia), 23 nov. (LaPresse/AP) – Anders Behring Breivik sostiene che le autorità carcerarie stiano cercando di portarlo al suicidio, con condizioni descritte come “una mini Abu Ghraib”, rigidi regimi di sicurezza e guardie imprevedibili. In una lettera lunga 27 pagine inviata alle autorità e ottenuta da Associated Press, Breivik si lamenta della scarsa collaborazione dei secondini nel fargli seguire i suoi programmi quotidiani, ma anche del fatto che gli viene portato sempre caffè freddo. Il 33enne estremista di destra, autore delle stragi di Oslo e Utoya del luglio 2011, sostiene anche che gli sia stata negata una lampada per leggere, che il suo accesso ai dolci sia limitato e che subisca perquisizioni ogni giorno. Breivik è stato condannato ad agosto a 21 anni di carcere, condanna che potrà essere estesa per tutto il tempo in cui verrà considerato un pericolo per la società.
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