Gerusalemme, 14 nov. (LaPresse/AP) – La richiesta che l’Anp ha intenzione di fare all’Assemblea generale dell’Onu per il riconoscimento della Palestina come Stato osservatore non-membro, è una “palese” violazione degli accordi di Oslo siglati nel 1993. Lo ha detto il vicepremier israeliano, Moshe Yaalon, in un’intervista alla radio dell’esercito. Se l’Anp andrà avanti con la richiesta il prossimo 29 novembre, ha affermato Yaalon, Israele “dovrà far capire che il prezzo da pagare sarà caro”.

Intanto, da un documento ottenuto da Associated Press, risulta che il ministero degli Esteri israeliano ha chiesto ai propri diplomatici di avvertire altri governi sul rischio di annullamento degli accordi di Oslo se l’Anp avanzerà effettivamente la richiesta. La decisione dell’Onu di modificare lo status dell’Anp, si legge nel testo, “darebbe a Israele il diritto di rivalutare e annullare” gli accordi. Gli autori del documento menzionano “gravi conseguenze”, tra cui possibili “risposte unilaterali di Israele”.

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