Il Cairo (Egitto), 9 nov. (LaPresse/AP) – Oltre 10mila musulmani ultraconservatori hanno manifestato in piazza Tahrir al Cairo, chiedendo che la nuova Costituzione dell’Egitto sia basata sui dettami della legge islamica, la sharia. Le proteste di oggi si collocano all’interno di un’aspra disputa fra gli islamisti e i liberali sulla stesura della nuova Costituzione, al momento in via di elaborazione. La controversia è incentrata sul ruolo della religione nel futuro dell’Egitto, dopo la cacciata del presidente Hosni Mubarak dell’anno scorso e la seguente ascesa al potere dei Fratelli musulmani. Gli ultraconservatori vogliono che la sharia e i suoi insegnamenti siano la fonte primaria della nuova Costituzione, mentre i liberali temono che ciò possa portare a un’interpretazione troppo rigida della legge islamica e a limitazioni delle libertà.

Durante la protesta, i partecipanti hanno cantato slogan come ‘La sharia è la nostra Costituzione’ e ‘Il popolo chiede l’applicazione del diritto di Dio’. I manifestanti hanno sventolato le nere bandiere islamiche e la bandiera egiziana e hanno pregato in piazza dopo aver ascoltato una predica del religioso conservatore Mohammed al-Sagheer. Diverse persone sono giunte al Cairo in pullman. I due principali partiti egiziani, i Fratelli musulmani e il partito salafita al-Nour, non hanno aderito alla manifestazione, ma molti dei loro sostenitori erano presenti in piazza Tahrir. Secondo i due gruppi, le proteste sono premature perché il processo di stesura della Costituzione è ancora in corso. Tra i dimostranti erano presenti anche membri di un partito fondato da Gamaat Islamiya, ex gruppo militante che ha rinunciato alla violenza.

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