Ankara (Turchia), 5 ott. (LaPresse/AP) – L’esercito di Ankara ha “risposto” a colpi di mortaio lanciati in territorio turco dall’esercito siriano. Lo riportano i media di Stato turchi. Il governatore della provincia di Hatay, citato dall’agenzia di stampa Anadolu, ha dichiarato che le forze turche hanno “risposto al fuoco” dopo che i colpi di mortaio sono caduti in una zona rurale a circa 50 metri dal confine con la Siria, vicino al villaggio di Asagipulluyaz. Non c’è notizia di feriti. Mercoledì un missile lanciato dalla Siria ha colpito un’abitazione della città turca di Akcakale, provocando cinque morti. La Turchia ha risposto con attacchi di rappresaglia che hanno causato il ferimento di due ufficiali dell’esercito siriano.

“A quelli che stanno cercando di mettere alla prova i limiti della Turchia e la sua determinazione, dico che farlo sarebbe un grave errore. Non stiamo bluffando”, ha detto poche ore fa il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, facendo appello alla Siria prima del nuovo attacco.

Immediata la reazione della Casa Bianca a sostegno di Ankara. “Gli Stati Uniti condannano la violenza e le azioni aggressive dei siriani. I turchi hanno intrapreso alcune azioni designate a garantire che la loro sovranità non sia più violata dall’aggressione siriana”, ha dichiarato il portavoce Josh Earnest. Parlando con i giornalisti in un viaggio con il presidente degli Stati Uniti Barack Obama a Cleveland, Earnest ha aggiunto che il governo di Washington “è vicino alla Turchia mentre intraprende queste azioni, che sono sicuramente appropriate”.

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