Punto Fijo (Venezuela), 28 ago. (LaPresse/AP) – Le autorità dello Stato venezuelano di Falcon hanno rivisto a 41 il bilancio delle vittime causate dall’incendio scoppiato nella raffineria di petrolio di Amuay. Ieri la governatrice Stella Lugo aveva annunciato che i morti erano 48, ma più tardi si è corretta, spiegando che i nomi di alcune persone sono stati inseriti per errore due volte nell’elenco delle vittime. Il procuratore generale Luisa Ortega ha invece riferito che i feriti sono 150, di cui 33 rimangono ricoverati. “Non abbiamo ancora le informazioni necessarie per stabilire le cause dell’incidente”, ha aggiunto Ortega. Intanto il rogo nella raffineria continua a bruciare da sabato e ieri si è esteso a un terzo grande serbatoio di carburante. Il ministro della Salute, Eugenia Sader, ha riferito che nella zona dove è situato l’impianto manca all’appello una bambina di 9 anni. Ieri il presidente Hugo Chavez ha visitato alcuni dei feriti in ospedale e ha confermato che oltre 500 case sono state danneggiate dalle fiamme.
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