Rangoon (Birmania), 20 ago. (LaPresse/AP) – Il governo della Birmania ha ufficialmente abolito la censura sui media. Ad annunciarlo è il ministero dell’Informazione sul proprio sito web, mettendo così fine a una pratica in vigore da cinquant’anni. D’ora in poi i giornalisti non dovranno più presentare i propri articoli ai censori prima della pubblicazione. I controlli non sono però del tutto cancellati, ma avverranno a posteriori. Per i reporter vige infatti l’obbligo di consegnare le notizie dopo la pubblicazione, in modo che i funzionari dell’ufficio per la censura valutino se la legge sia stata violata. L’interrogativo è ora quanto le maglie di questi controlli saranno strette e quanto i media dovranno di conseguenza applicare l’autocensura. Negli ultimi tempi, nell’ambito delle aperture e riforme promosse dal governo del presidente Thein Sein e accolte con favore a livello internazionale, la Birmania aveva già ridotto le autorizzazioni preventive sulla stampa, senza però sino a oggi cancellarle ufficialmente.

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