Teheran (Iran), 16 ago. (LaPresse/AP) – La Guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha concesso la grazia a 130 detenuti arrestati in relazione alle manifestazioni organizzate in seguito alle elezioni presidenziali del 2009. Lo ha fatto sapere il quotidiano ufficiale Iran, citando il procuratore generale di Teheran, Abbas Jafari Dowlatabadi.

Khamenei ha ordinato in occasione della festa musulmana di Id al-fitr, che celebra la fine del mese di Ramadan, di rilasciare immediatamente alcuni dei prigionieri, mentre altri avranno una riduzione della pena. Dowlatabadi ha definito i detenuti in questione come “condannati per motivi di sicurezza”, un termine usato nei confronti delle centinaia di attivisti e manifestanti arrestati durante le proteste postelettorali del 2009.

Il procuratore non ha identificato nessuno dei prigionieri e non ha precisato quanti esattamente saranno liberati. Secondo il sito web Kaleme, vicino all’opposizione, saranno rilasciati circa 60 detenuti, tra cui Hamza Karami, consigliere politico dell’ex presidente Akbar Hashemi Rafsanjani, e Ghasem Shole Sadi, ex deputato critico nei confronti di Khamenei.

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