Gerusalemme, 29 giu. (LaPresse/AP) – Israele ha portato a termine lo sgombero di Ulpana, insediamento ebraico non autorizzato in Cisgiordania dove abitavano circa 30 famiglie di coloni, in seguito all’ordine della Corte suprema. La prima fase dello smantellamento era stata avviata la settimana scorsa, mentre gli ultimi nuclei familiari hanno lasciato le proprie abitazioni la notte scorsa. La polizia israeliana riferisce che i residenti sono andati via in maniera pacifica, ma 15 coloni di un altro insediamento si sono barricati dentro un appartamento di Ulpana per protestare contro l’evacuazione. Il portavoce della polizia, Micky Rosenfeld, spiega che gli agenti hanno buttato giù le porte e arrestato sei manifestanti. La Corte suprema ha ordinato lo smantellamento della colonia lo scorso primo luglio, in quanto questa è stata costruita su un territorio di privati palestinesi. Israele considera illegali gli insediamenti di questo tipo, ma autorizza lavori di costruzione in altri luoghi della Cisgiordania, considerata dai palestinesi parte del loro futuro Stato.
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