Tokyo (Giappone), 16 giu. (LaPresse/AP) – Il governo giapponese ha dato l’approvazione finale alla riattivazione dei primi reattori nucleari, spenti dopo il terremoto e tsunami dell’anno scorso. I primi due reattori ad essere riattivati saranno quelli della centrale di Ohi, secondo le previsioni entro tre settimane. Attualmente tutti i 50 reattori nucleari giapponesi sono inattivi per manutenzione o verifiche sulla sicurezza. Nel Paese, intanto, resta alta l’opposizione pubblica alle operazioni nucleari, a causa della crisi nucleare che si è innescata alla centrale di Fukushima a seguito del disastro naturale dello scorso anno. Si è trattato del peggior incidente nucleare da quello di Chernobyl.
PROTESTE. Un gruppo di dimostranti ha inscenato una protesta fuori dagli uffici del primo ministro Yoshihiko Noda. I manifestanti indossavano tute e mascherine simili a quelle per la protezione dalle radiazioni nucleari, scandivano slogan e mostravano cartelli con scritte come ‘Fermate la riapertura degli impianti nucleari’.
GOVERNO: PRIORITA’ A SICUREZZA. “La sicurezza è la nostra principale preoccupazione. Abbiamo approvato l’inizio del processo di riattivazione e ci vorrà del tempo perché i reattori inizino a produrre elettricità”, ha dichiarato il ministro all’Industria del Giappone, Yukio Edano. Il governo ha fatto sapere di ritenere particolarmente importante la riapertura di queste unità perché si trovano in un’area che prima della crisi nucleare dipendeva fortemente da questo tipo di energia. Secondo il governo, le unità hanno passato tutti i controlli di sicurezza. Edano ha aggiunto che il governo continuerà comunque a chiedere alla popolazione di risparmiare energia, aggiungendo che se si incontreranno problemi di sicurezza il processo sarà ritardato.
SI’ DELLE AUTORITA’ LOCALI. “Approvo il piano perché mi è stato assicurato che il governo si è occupato della sicurezza e perché fornirà stabilità alla nostra industria”, ha detto Issei Nishikawa, governatore della prefettura di Fukui, dove si trovano i reattori. Anche altri governatori locali hanno dato il proprio benestare, sebbene il consenso a livello locale non sia vincolante.
GESTORE: EVITEREMO BLACKOUT ENERGIA. Funzionari della compagnia che gestisce la centrale di Ohi, Kansai Electric Power Co. (Kepko), hanno detto che riportare all’attività i reattori è necessario per evitare che manchi l’energia a Osaka, seconda metropoli del Giappone, e in altre zone occidentali. Hanno aggiunto che tra metà luglio e inizio agosto è infatti atteso il picco di richiesta energetica, quindi è necessario lavorare da subito perché i reattori funzionino. Secondo Kepko saranno necessarie circa tre settimane perché il primo reattore sia nuovamente attivo. Si comincerà con il reattore numero 3, per poi ripristinare il numero 4.
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