Mosca (Russia), 9 giu. (LaPresse/AP) – Le preoccupazioni di Mosca in merito al conflitto in Siria stanno crescendo ma la Russia continuerà a opporsi all’uso della forza esterna. Così il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. “La situazione sta diventando più allarmante”, ha detto, e cresce la sensazione che il Paese sia sull’orlo della guerra civile. Tuttavia, ha aggiunto, la Russia come membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite “non sanzionerà l’uso della forza” e resta contraria all’intervento. Questo, ha spiegato il ministro, “non perché stiamo proteggendo Assad e il suo regime, ma perché sappiamo che la Siria è uno Stato complesso e multi-confessionale e perché sappiamo che alcuni di quelli che chiedono un’azione militare vogliono rovinare questo aspetto e trasformare la Siria in un campo di battaglia”.

Lavrov ha quindi fatto notare che due recenti attacchi hanno messo in pericolo la vita dei russi che vivono nella capitale Damasco: qualcuno ha sparato oggi a un autobus che trasportava specialisti russi mentre ieri una granata è esplosa in un edificio dove vivono connazionali. La soluzione per Mosca è una conferenza internazionale per stimolare l’impegno e l’interesse dei diversi Paesi relativamente al piano di pace di Kofi Annan, a cui partecipi anche l’Iran, che potrebbe avere un ruolo costruttivo nelle trattative.

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