Istanbul (Turchia), 7 giu. (LaPresse/AP) – Le recenti violenze in Siria sono “semplicemente eccessive” e il presidente Bashar Assad sta “rafforzando” la sua repressione. Lo ha detto in Turchia il segretario di Stato Usa Hillary Clinton, riferendosi alle notizie di un nuovo massacro ieri sera vicino ad Hama. Ha inoltre annunciato che con una decina di alti funzionari ha concordato nuove linee di principio sulla crisi, tra cui la necessità che Assad lasci il potere e se ne vada dal suo Paese, parlando esplicitamente di esilio. I gruppi di opposizione siriani hanno denunciato le nuove violenze a pochi chilometri da Hama, parlando di almeno 78 civili uccisi dai combattenti governativi. Damasco ha respinto l’accusa come “assolutamente senza fondamento”.
“Siamo disgustati da ciò che vediamo accadere”, ha detto ancora Clinton, nella prima reazione americana a quello che gli attivisti siriani hanno definito un nuovo massacro. “La violenza sponsorizzata dal regime, di cui siamo di nuovo stati testimoni ad Hama ieri, è eccessiva. Assad ha rafforzato la propria brutalità e disonestà e la Siria non sarà, non potrà essere, pacifica, stabile o democratica fino a quando Assad non se ne andrà”, ha detto. In 15 mesi di violenze, secondo il conteggio degli attivisti, circa 13mila persone sono state uccise. All’incontro in Turchia di ministri degli Esteri e alti inviati di 16 Paesi europei, turchi e arabi, Clinton ha sottolineato i principi concordati, dicendo che devono guidare il mondo nel tentare di risolvere la crisi. Primo tra essi la deposizione di Bashar Assad dal potere e la sua partenza dalla Siria. Né Mosca né Pechino erano presenti al meeting turco, entrambi restano ostili all’idea di sanzioni globali verso Damasco o a interventi simili a quelli in Libia.
Clinton ha ammesso che gli Usa e i loro partner sinora non hanno avuto successo nell’usare l’azione internazionale per mettere fine alle violenze. Ha però chiesto alle nazioni di restare unite: “Dobbiamo fare di più per contribuire a organizzare e focalizzare l’opposizione”. Ha aggiunto che l’alto inviato Fred Hof sarà mandato a Mosca oggi per colloqui con il governo russo, mentre lei domani incontrerà Kofi Annan.
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