Dalla nostra corrispondente Valeria Rubino

Washington (Usa), 18 mag. (LaPresse) – “Dato che non teniamo più questo meeting nella mia città natale, voglio portare un po’ di Chicago a Washington” ha scherzato il presidente statunitense Barack Obama in occasione del suo intervento al Symposium on Global Agriculture and Food Security cui partecipa anche una rappresentanza dell’Expo 2015 di Milano. “Dobbiamo affrontare sfide enormi questo fine settimana al G8: creare posti di lavoro, occuparci dell’Eurozone, sostenere la ripresa dell’economia globale. Ma credo sia di importanza critica anche preoccuparci di un’altra enorme sfida posta da un problema che riguarda circa un miliardo di uomini, donne e bambini nel mondo: il bisogno di una sicurezza alimentare a lungo termine” ha continuato il presidente, annunciando che domani una sezione speciale del G8 sarà dedicata a tale sfida.

Obama ha presentato una nuova alleanza mondiale per ridurre la fame e salvare decine di migliaia di persone dalla povertà. “Questa partnership è possibile perché tanti leader in Africa e nel mondo hanno fatto della sicurezza alimentare una priorità. Al G8 di tre anni fa a l’Aquila abbiamo mobilitato più di 22 miliardi di dollari per un’iniziativa globale sulla sicurezza alimentare” ha detto Obama, aggiungendo che il futuro della lotta contro la fame nel mondo è nello sviluppo globale.

“Il vero sviluppo si ottiene non solo fornendo aiuti, ma anche promuovendo la crescita economica e il progresso tecnologico. L’obiettivo reale dello sviluppo è creare le condizioni per cui gli aiuti non siano più necessari e la gente sia autosufficiente” ha dichiarato il presidente americano. E’ questo il nuovo approccio alla lotta contro la fame e la povertà: invece di distribuire semplicemente cibo, aiutare i popoli africani e gli agricoltori a produrre da soli le derrate alimentari. “E’ un obiettivo molto più ambizioso, ma siamo sulla strada giusta. Come presidente, lo considero un imperativo morale: gli Stati Uniti sono la nazione più ricca del mondo ed hanno un obbligo morale di condurre la lotta contro la fame e la malnutrizione” ha aggiunto Obama, dicendo che il fatto che decine di migliaia muoiono di bambini muoiono di fame in Somalia fa capire che c’è ancora tanto lavoro da fare. “La sicurezza alimentare e’ un imperativo morale, ma anche economico: uno dei modi piu’ efficaci di battere la povertà in un paese è investire nel progresso dell’agricoltura. Come abbiamo visto in America Latina, Africa ed Asia, una crescente middle class significa più mercati ed anche più sbocchi per il nostro mercato. E’ anche un imperativo per la sicurezza” ha detto il presidente Obama, alludendo al fatto che la povertà produce instabilità e crimine.

I contrasti permangono: l’Africa è un mercato emergente con enormi potenzialità ed in forte crescita; gli investimenti stranieri sono aumentati, centinaia di milioni di persone sono connesse dai telefoni cellulari, il numero di giovani africani che utilizzano internet non è mai stato così alto. E questo progresso fa ben sperare. Dall’altro lato, il fatto che la maggior parte degli africani viva ancora con 2 dollari al giorno, i cambiamenti climatici, la carenza di infrastrutture, la povertà creano sfide mondiali. “La maggior parte della terra fertile non coltivata e’ in Africa. 50 anni fa, l’Africa esportava derrate alimentari. Non c’è ragione per cui l Africa nono debba riuscire a nutrirsi da sola e ricominciare ad esportare cibo” ha dichiarato Obama, che ha poi presentato la nuova alleanza per la sicurezza alimentare. “Qui al G8 continueremo a costruire sulla scia dei progressi gia’ fatti. Annuncio oggi un nuovo sforzo globale, la New Alliance of Food Security and Nutrition: metteremo insieme i nuovi protagonisti, uniti da un impegno comune”. I governi, soprattutto quelli africani, hanno accettato di diventare leader del proprio destino e mettere in pratica le riforme per promuovere lo sviluppo agricolo e gli investimenti. “Gli Stati Uniti continueranno a fare investimenti storici per lo sviluppo e ad intervenire nelle crisi globali. E’ per questo che ho proposto di incrementare i fondi destinati alla sicurezza alimentare. gli Stati Uniti resteranno un leader globale nello sviluppo e continueranno a fornire cibo tramite gli aiuti umanitari.

Ma vogliamo creare una strategia che permetta agli aiuti di diventare sempre meno rilevanti come conseguenza di un progresso sostenibile. E’ così che deve funzionale lo sviluppo. E’ questa la nuova sfida” ha detto Obama. “Dobbiamo fare ciò che promettiamo. No alle promesse vuote”. L’obiettivo e’ implementare un nuovo programma di sicurezza alimentare e mobilitare gli investimenti. 45 compagnie e corporation internazionali ed africane hanno annunciato che investiranno più di 3 miliardi di dollari per questo sforzo. “Velocizzeremo lo sviluppo dell’innovazione tecnologica ed agricola. Assieme alla World Bank, tenteremo di comprendere i rischi della crisi alimentare e del cambiamento dei prezzi. Continueremo a lavorare sulla qualità dell’ alimentazione, soprattutto per i bambini, perché i suoi effetti durano una vita” ha spiegato Obama. Lo sforzo sarà mirato, inizialmente, su Tanzania, Ghana ed Etiopia, per poi espandersi a 6 paesi e continuare ad allargarsi. “Il cambiamento e’ possibile. Questo e’ un nuovo impegno che stiamo prendendo e prometto che resterà una priorità fin quando resterò il presidente degli Stati Uniti” ha concluso Obama.

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