Dacca (Bangladesh), 16 mag. (LaPresse/AP) – Il Bangladesh ha aperto un’indagine su 54 società legate alla Grameen Bank, l’istituto di microcredito fondato dal premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus. Il ministro delle Finanze ha fatto sapere in una nota di aver ordinato a una commissione composta da quattro membri di “suggerire passi da adottare nel futuro nei confronti della Grameen Bank e delle sue consociate”. La commissione dovrà presentare un rapporto entro tre mesi. Il ministro delle Finanze, A.M.A. Muhith, aveva fatto sapere il mese scorso che molte delle 54 società comprendono i settori di telecomunicazione e abbigliamento e non erano autorizzate dal board della banca.
Non è chiaro in che cosa consisterà il compito della commissione. Muhith aveva detto precedentemente che l’inchiesta riguarderà il modo in cui le società potrebbero essere regolamentate. Un’inchiesta lanciata l’anno scorso dal governo aveva stabilito che la banca aveva violato il proprio statuto di istituto di microcredito creando consociate che non comportano profitti per gli azionisti e aveva raccomandato di integrare queste società nella struttura della banca. Yunus sostiene che queste società siano indipendenti e dovrebbero rimanere tali. Il premio Nobel ha accusato il governo di voler interferire con le attività della banca.
Yunus, 71 anni, è stato obbligato l’anno scorso a lasciare la carica di amministratore delegato della Grameen bank per una disputa legata all’età pensionabile. L’istituto è stato definito ‘la banca dei poveri’, perché è stato il primo a concedere microprestiti per risolvere il problema della povertà. Grazie alla sua fondazione, Yunus ha vinto il Nobel per la pace nel 2006. La Grameen bank ha fatto credito a circa 9 milioni di persone, la maggior parte delle quali donne.
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