Gerusalemme, 8 mag. (LaPresse/AP) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha raggiunto un accordo con il partito dell’opposizione Kadima per formare un governo di unità nazionale, cancellando così le elezioni anticipate annunciate ieri.

Lo hanno riferito inizialmente i media del Paese, poi confermati dall’ufficio del presidente Shimon Peres. Il premier, a capo del partito Likud, ha raggiunto l’accordo con il leader del partito centrista Shaul Mofaz, che sarà incaricato come vice premier. Altri due partiti chiave saranno anch’essi nel governo, Yisrael Beitenu e Shas. Membri di Kadima ricopriranno i compiti di capo della Sicurezza e della Commissione affari esteri, secondo le notizie. Mofaz avrebbe accettato di unirsi al governo a condizione che questo sostenga una proposta sulla leva obbligatorira per gli ebrei ultraortodossi, riportano i media.

Lo hanno riferito inizialmente i media del Paese, poi confermati dall’ufficio del presidente Shimon Peres. Il premier, a capo del partito Likud, ha raggiunto l’accordo con il leader del partito centrista Shaul Mofaz, che sarà incaricato come vice premier. Altri due partiti chiave saranno anch’essi nel governo, Yisrael Beitenu e Shas. Membri di Kadima ricopriranno i compiti di capo della Sicurezza e della Commissione affari esteri, secondo le notizie. Mofaz avrebbe accettato di unirsi al governo a condizione che questo sostenga una proposta sulla leva obbligatorira per gli ebrei ultraortodossi, riportano i media.

Kadima aveva rifiutato di entrare nel governo quando l’ex ministro degli Esteri Tzipi Livni era a capo del partito, perché questa non riteneva che Netanyahu intendesse tentare di raggiungere davvero un accordo di pace con i palestinesi. Livni, anche capo negoziatore sotto il governo guidato da Kadima, di recente è stata sostituita da Mofaz. Anche lui ha accusato il leader del Likud di non perseguire con sufficiente forza l’accordo di pace e ha criticato l’ipotesi di attacchi unilaterali all’Iran a causa del suo programma nucleare, accusato di voler creare armi. Con Kadima nel governo, Netanyahu potrebbe avere maggior appoggio nel fare concessioni ai palestinesi e affrontare più pressioni per mostrarsi moderati nei confronti dell’Iran. Israele, come altri Paesi, ritiene che Teheran stia sviluppando armi nucleari. Ha però più volte affermato di essere pronta ad attaccare da solo, se la diplomazia e le sanzioni fallissero.

Lo speaker del Parlamento Reuven Rivlin ha commentato così l’accordo per formare il governo, dicendo ad Army Radio di non aver mai visto una svolta all’ultimo minuto come questa: “E’ una cosa positiva per Israele perché porta stabilità”. Nel frattempo, il partito laburista ha definito il passo “ridicolo” e dichiarato che resterà all’opposizione.

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