Washington (Usa), 7 mag. (LaPresse/AP) – La Cia ha sventato un tentativo di attentato da parte della cellula di al-Qaeda in Yemen contro un aereo di linea diretto negli Stati Uniti in prossimità dell’anniversario dell’uccisione di Osama bin Laden. È quanto apprende Associated Press da fonti ufficiali coperte dall’anonimato. Secondo la fonte, l’attacco doveva essere compiuto con una bomba di nuova progettazione, che costituisce un progresso rispetto alle mutande esplosive usate per il cosiddetto attentato di Natale del 2009, che fortunatamente fallì. Anche la bomba per questo nuovo attacco doveva essere contenuta nelle mutande di un passeggero, ma l’ordigno avrebbe avuto un sistema di detonazione più raffinato. All’attentatore era stato detto di comprare un biglietto per un aereo di linea a sua scelta e di decidere la tempistica dell’attacco. Non è chiaro cosa sia successo all’attentatore.

La Cia è intervenuta e ha sequestrato l’ordigno prima che il kamikaze, con base in Yemen, scegliesse il suo obiettivo e comprasse il biglietto aereo. L’Fbi sta esaminando l’ultima bomba per capire se è possibile che riuscisse a passare dai controlli di sicurezza dell’aeroporto. L’ordigno non contiene metallo, il che significa che probabilmente sarebbe riuscito a passare attraverso il metal detector; non è chiaro, tuttavia, se i nuovi body scanner usati in molti aeroporti avrebbero potuto individuare l’oggetto. Associated Press è venuta a conoscenza del progetto di attentato la scorsa settimana, ma non ha pubblicato la notizia su richiesta della Casa Bianca e della Cia perché l’operazione di intelligence era ancora in corso. Una volta che le autorità hanno fatto sapere che tutte le preoccupazioni si erano ormai placate, AP ha scelto oggi di pubblicare la notizia nonostante le richieste dell’amministrazione Obama di aspettare l’annuncio ufficiale di domani.

Tanto la Casa Bianca, quanto il dipartimento Usa della Sicurezza interna avevano rassicurato i cittadini americani sulla loro sicurezza con l’avvicinarsi dell’anniversario dell’uccisione di Osama bin Laden. “Non abbiamo informazioni credibili che organizzazioni terroristiche, compresa al-Qaeda, stiano pianificando attacchi negli Usa in coincidenza con l’anniversario della morte di Bin Laden” aveva detto il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, lo scorso 26 aprile. Il primo maggio, poi il dipartimento della Sicurezza aveva fatto sapere: “Non abbiamo indicazioni di nessuna specifica, credibile minaccia o di piani di attcchi contro gli Stati Uniti legati all’anniversario della morte di Bin Laden”.

Non è chiaro chi abbia costruito la bomba ma, essendo molto sofisticata e avendo molte somiglianze con l’ordigno usato dal cosiddetto “attentatore delle mutande” che voleva farsi saltare sul volo Delta diretto da Amsterdam a Detroit il 25 dicembre del 2009, le autorità sospettano che possa essere opera del noto costruttore di ordigni Ibrahim Hassan al-Asiri. L’operazione costituisce una vittoria dell’intelligence degli Stati Uniti e ricorda le ambizioni di al-Qaeda nonostante la morte di Bin Laden e di altri leader della rete terroristica. Al-Qaeda ha guadagnato territori e si è rafforzata in Yemen nell’ultimo anno approfittando dell’instabilità politica.

Ieri Fahd al-Quso, uno dei leader di al-Qaeda e tra i principali ricercati dall’Fbi per il suo ruolo nell’attacco alla nave Usa Uss Cole del 2000, è stato ucciso in Yemen in un attacco drone guidato dalla Cia. Il missile lanciato dal velivolo senza pilota lo ha colpito mentre stava scendendo dalla sua auto insieme a un altro esponente di al-Qaeda. Nell’attacco alla Uss Cole, avvenuto nel porto di Aden, morirono 17 marinai americani e altri 39 rimasero uccisi. Si pensa che Al-Quso avesse sostituito Anwar al-Awlaki come guida del gruppo per le operazioni esterne.

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