Morelia (Messico), 5 apr. (LaPresse/AP) – Franisco Medina Mejia, sospettato per l’attacco incendiario al casinò di Monterrey in cui sono morte 52 persone, è stato ucciso in una sparatoria con soldati vicino alla città messicana di Nuevo Laredo, situata di fronte alla città americana di Laredo, in Texas. Lo ha fatto sapere il dipartimento della Difesa Usa. Negli scontri sono stati uccisi altri tre uomini armati, che avevano con sé otto fucili e un lanciagranate. Su uno dei fucili erano incise le parole ‘El Quemado’, ossia ‘Il bruciato’, soprannome di Medina Mejia. Si presume che l’uomo fosse stato un assistente del leader degli Zetas, Miguel Angel Trevino. L’attacco al casinò di Monterrey, avvenuto il 25 agosto dell’anno scorso, era probabilmente opera del cartello Zetas. Un gruppo di uomini armati era arrivato all’ingresso principale, aveva sparso carburante e materiali infiammabili e aveva dato fuoco al locale. Secondo una delle teorie, il cartello prese di mira il casinò perché i proprietari non avevano pagato un’estorsione.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata