Mogadiscio (Somalia), 4 apr. (LaPresse/AP) – Almeno dieci persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite in seguito a una forte esplosione questa mattina al teatro nazionale di Mogadiscio, in Somalia. Il numero, destinato probabilmente ancora a crescere, è stato comunicato da Ali Muse, a capo del servizio ambulanze della capitale somala. Al momento dell’esplosione era in corso nell’edificio una cerimonia a cui partecipavano funzionari del governo e altri ufficiali. Lo scoppio è avvenuto mentro il primo ministro Abdiweli Mohamed Ali era in piedi sul podio e si preparava per tenere un discorso. Il premier, ha riferito il portavoce del governo, Abdirahman Omar Osman, non ha riportato ferite. Contrastanti versioni sulla causa dell’esplosione sono state fornite dal governo, secondo cui sarebbe stata causata da un kamikaze donna, e dal gruppo militante al-Shabab, che ha rivendicato l’attentato dicendo di aver piazzato un ordigno prima della cerimonia.
Tra le vittime ci sono però il presidente del Comitato olimpico della Somalia, Aden Yabarow Wiis, e quello della Federcalcio somala, Said Mohamed Nur, come confermato dal segretario di quest’ultima, Shafici Mohyadin. Tra i feriti, invece, anche il ministro per la Pianificazione nazionale.
Lo scoppio si è verificato mentre alcuni musicisti stavano cantando e gli spettatori stavano applaudendo”, ha riferito Salah Jimale, sopravvissuta all’attacco. “Tutto il palco – ha raccontato – è diventato nero a causa del denso fumo, le persone hanno iniziato a gridare e i soldati hanno aperto il fuoco nella direzione dell’ingresso. Alcuni feriti sono scappati fuori”. Davanti al teatro i soldati hanno sparato in aria per disperdere la folla. “È stato un atto vigliacco che non dissuaderà il governo da svolgere gli obblighi nazionali”, ha detto Osman. “Il primo ministro – ha aggiunto – motiverà il governo per eliminare i terroristi dal Paese”.
Dura la condanna di tutto il mondo, compresa quella del Comitato olimpico internazionale e della Fifa. Il Cio ha fatto sapere in una nota di essere “scioccato da quest’atto di barbarie”, costato la vita anche ai numeri uno di Comitato olimpico e Federcalcio nazionale. “Entrambi – si legge nella nota – erano impegnati in sforzi volti a migliorare la vita del popolo somalo attraverso lo sport. I nostri pensieri sono con la comunità sportiva somala, che ha perso due grandi leader, e con le famiglie delle vittime”. Anche il presidente della Fifa, Sepp Blatter, ha commentato la morte del presidente del Comitato olimpico somalo, Aden Yabarow Wiis, e del presidente della Federcalcio somala, Said Mohamed Nur :”Li conoscevo entrambi personalmente e posso dire soltanto cose positive sui loro infiniti sforzi volti a promuovere lo sport e il calcio nel loro Paese. Ci mancheranno molto”.
Il teatro nazionale, chiuso per vent’anni, aveva riaperto il 19 marzo, con un concerto in cui si sono esibiti chitarristi e percussionisti. Ennesimo tentativo di far ripartire la vita della città, dopo anni di guerra e violenze. La cerimonia di oggi era stata organizzata per celebrare il primo anniversario del lancio di una tv nazionale. L’ipotesi più probabile è che dietro l’attentato ci siano i militanti di al-Shabab, spinti fuori da Mogadiscio dai soldati dell’Unione africana l’anno scorso, ma che non hanno fermato attacchi nella città. A ottobre scorso avevano fatto detonare un camion pieno di contenitori di carburante davanti alla sede di un ministero, uccidendo oltre cento persone.
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