Washington (Usa), 24 feb. (LaPresse) – “Continueremo a tenere alta la pressione e a cercare qualunque strumento possibile per impedire il massacro di innocenti in Siria”. È quanto ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama dallo Studio ovale di Washington, in seguito a un incontro con il primo ministro danese, Helle Thorning-Schmidt. Obama ha parlato poco dopo le forti critiche espresse dal segretario di Stato Hillary Clinton contro Russia e Cina, accusate di aver protetto il regime siriano.
Secondo il presidente, è “imperativo” che il mondo si unisca nella condanna dell’attacco militare siriano sui civili: “E’ assolutamente necessario – ha notato – che la comunità internazionale si mobiliti e invii un chiaro messaggio al presidente (Bashar) Assad in cui comunichi che è tempo per una transizione… E’ tempo di voltar pagina. Ed è il momento di fermare l’uccisione di cittadini siriani per mano del proprio governo”. Il mondo, ha aggiunto, non può semplicemente assistere al massacro. Obama, che ha detto di sentirsi incoraggiato dagli sviluppi emersi in Tunisia, non ha tuttavia indicato cosa gli Stati Uniti o gli altri Paesi potrebbero realmente fare per aiutare. Sono state le parole più dure espresse finora dal presidente Usa sulla situazione in Siria.
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