Gerusalemme, 20 feb. (LaPresse/AP) – La Corte suprema di Israele ha anticipato a domani un’udienza di emergenza per discutere il caso di Khader Adnan, detenuto palestinese al 65esimo giorno di sciopero della fame. Lo ha annunciato una nota della stessa corte, senza però dare spiegazioni. Durante l’udienza, spiega l’avvocato Mahmoud Hassan, Adnan presenterà appello contro la detenzione. L’udienza era stata inizialmente programmata per giovedì, ma Hassan e altri legali avevano chiesto che fosse anticipata, sostenendo che Adnan sia in pericolo di vita.
L’uomo, portavoce del gruppo militante Jihad islamica, è in carcere dal 17 dicembre sotto il regime di detenzione amministrativa, che permette alle forze di sicurezza israeliane di arrestare presunti militanti palestinesi senza un processo o un’accusa formale. Il 33enne, condannato a quattro mesi, non è stato accusato di alcun crimine e dice di non sapere di cosa sia sospettato. Un giorno dopo il suo arresto ha iniziato lo sciopero della fame, per protestare contro la detenzione e sostenendo di essere stato picchiato e umiliato. Sia Ue che Onu stanno seguendo il caso da vicino e hanno chiesto a Israele di garantire all’uomo un processo equo. Tel Aviv, però, difende la sua politica sostenendo che sia necessaria alla sicurezza e ritiene che diffondere prove contro i sospetti metterebbe in pericolo la sua rete di informatori.
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