Madrid (Spagna), 19 feb. (LaPresse) – Un milione di persone secondo i sindacati sta manifestando in 57 città della Spagna contro la riforma del lavoro recentemente approvata dal governo di Madrid. Le autorità non hanno fornito numeri ufficiali, ma sono comunque centinaia di migliaia le persone scese in piazza in tutto il Paese. “Se il governo non modificherà le norme noi continueremo con mobilitazioni sempre maggiori”, dice Candido Mendez, portavoce del sindacato generale dei lavoratori. Molti manifestanti indossano un cappello con un paio di forbici e urlano: “Non tagliate i nostri diritti”. Le marce, organizzate dai sindacati, sono cominciate a metà mattinata da Cordoba, per continuare da mezzogiorno in poi a Madrid e si concluderanno con i cortei di stasera a Barcellona, Siviglia, Toledo e Valencia. Le misure approvate dal governo spagnolo autorizzano le società che si trovano ad affrontare utili in calo a venir meno alle condizioni previste dai contratti collettivi. La riforma impone inoltre maggiore flessibilità nel rivedere obiettivi e stipendi degli impiegati e rende meno costosi i licenziamenti. L’esecutivo sostiene di aver adottato queste misure nel tentativo di arginare la disoccupazione, che attualmente si attesta al 23% circa, il livello più alto dell’eurozona.

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