Tokyo (Giappone), 31 gen. (LaPresse/AP) – Un team di esperti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha approvato i risultati degli stress test effettuati nella centrale nucleare di Ohi, in Giappone, con lo scopo di verificare se l’impianto possa resistere a disastri simili al terremoto e allo tsunami dello scorso 11 marzo. La delegazione di dieci esperti invitata dal governo di Tokyo ha ispezionato la settimana scorsa i reattori numero 3 e 4 della centrale di Ohi, nella prefettura di Fukui. Nella valutazione preliminare diffusa oggi il team ha fatto sapere che le istruzioni fornite dal gestore dell’impianto, Kansai Electric Power Co, e i test erano “generalmente conformi” con gli standard di sicurezza dell’Aiea. Tuttavia, si legge nel comunicato, le autorità dovrebbero chiarire l’obiettivo degli stress test e definire meglio i margini di sicurezza entro cui gli impianti saranno in grado di resistere ai disastri naturali. Secondo gli esperti dell’Aiea, l’Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare e industriale (Nisa) deve ancora confermare alcune modifiche alla normativa in materia di sicurezza prima che la centrale possa essere riaperta. Il leader della missione, James Lyons, ha detto che il team è “soddisfatto del lavoro fatto finora” ma ha sottolineato che c’è ancora bisogno di migliorare.
Il capo della Nisa, Hiroyuki Fukano, ha accolto con favore la valutazione dell’Aiea, dicendo che le autorità sono “incoraggiate” dal fatto che gli stress test sono stati considerati validi. I critici sostengono tuttavia che i test sono privi di valore perché mancano criteri chiari. Attualmente soltanto tre dei 54 reattori nucleari giapponesi sono aperti e le autorità stanno cercando di evitare una crisi energetica spingendo per la riapertura delle centrali chiuse dopo lo tsunami dell’anno scorso.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata