Mogadiscio (Somalia), 19 gen. (LaPresse/AP) – Il gruppo umanitario Medici senza frontiere (Msf) ha annunciato la chiusura dei due più importanti centri medici di Mogadiscio, capitale della Somalia, in seguito all’omicidio di due membri dello staff. L’organizzazione ha riferito che le due strutture da 120 letti curavano in particolare casi di malnutrizione, morbillo e colera. La chiusura dei centri taglia del 50% l’assistenza fornita dal gruppo nella capitale somala. Msf continuerà a garantire cure mediche in altre aree di Mogadiscio e in dieci centri con sede in diverse aree della Somalia. Due medici di Msf sono stati uccisi il 29 dicembre da un impiegato somalo che ha sparato loro contro. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo era sospettato di furto e di ricevere bustarelle.

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