Teheran (Iran), 2 gen. (LaPresse/AP) – Non si spengono le tensioni internazionali sulle esercitazioni missilistiche iraniane. Questa mattina la marina di Teheran ha annunciato di avere eseguito il lancio di prova di un missile terra-terra durante un’esercitazione in acque internazionali vicino allo Stretto di Hormuz. L’agenzia stampa ufficiale Irna ha riferito che il missile, chiamato in Farsi ‘Ghader’, cioè ‘capace’, è una versione aggiornata di un altro modello in servizio in passato e ha “colpito con successo il bersaglio assegnatogli”.
Le immagini televisive hanno mostrato il lancio di un missile verso il cielo, mentre la voce dello speaker assicurava che l’arma è in grado di colpire obiettivi “a centinaia di chilometri di distanza” dal punto di partenza. Dal servizio si apprende che oggi sono stati provati anche altri due missili con portata inferiore. La vecchia versione del missile aveva una portata di 200 chilometri e poteva volare a basse altitudini. Secondo alcuni potrebbe essere usato per contrastare la presenza navale americana nel golfo Persico. Ieri l’Iran aveva già annunciato di aver eseguito il lancio di prova di un avanzato missile terra-aria durante le esercitazioni. Queste ultime coprono una distesa d’acqua di 2mila chilometri oltre lo Stretto di Hormuz all’imbocco del golfo di Aden, crocevia per un sesto delle forniture di petrolio mondiali, e parte dell’oceano Indiano e del golfo di Aden.
L’ultima versione del Ghader è stata consegnata a settembre alla divisione navale della Guardia repubblicana, che ha il compito di proteggere i confini marittimi nazionali. Teheran sostiene che il missile sia in grado di distruggere navi da guerra nemiche. “In confronto alla precedente versione, il sistema avanzato del Ghader è stato migliorato per quanto riguarda il radar, le comunicazioni satellitari, la precisione nel colpire il bersaglio, oltre che nella portata e nelle capacità anti-radar”, spiega il retro ammiraglio Mahmoud Mousavi, portavoce dell’esercitazione.
In merito alle minacce sulla possibile chiusura dello Stretto di Hormuz, che hanno provocato le critiche internazionali, ieri Mousavi aveva rassicurato, dicendo che l’Iran non ha alcuna intenzione di procedere alla chiusura. “Non interromperemo il traffico attraverso lo stretto di Hormuz. Non è il nostro obiettivo”, aveva detto Mousavi, citato dall’agenzia semi-ufficiale Isna. L’esercitazione, ha spiegato l’ufficiale, era “tattica” e volta a dimostrare che l’Iran è in grado di prendere il controllo dello stretto nel caso in cui fosse necessario.
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