Tunisi (Tunisia), 24 dic. (LaPresse/AP) – Per la prima volta in oltre quarant’anni i libici hanno celebrato oggi il sessantesimo anniversario dell’indipendenza del Paese da Italia e Francia. Sotto il regime di Muammar Gheddafi infatti, la celebrazione è stata cancellata e veniva invece festeggiato il giorno del suo colpo di stato nel 1969. “Oggi iniziamo la costruzione della Libia come hanno fatto i nostri antenati”, ha detto il primo ministro Abdurrahim el-Keib durante la celebrazione. “Invitiamo – ha aggiunto – i nostri figli a costruire la Libia dopo la sua distruzione”.
Migliaia di persone sono arrivate nella capitale Tripoli, dove è stato organizzato l’evento principale. Per motivi di sicurezza è stata annullata una cena che si sarebbe dovuta tenere su tavoli disposti lungo la costa per 11 chilometri. Alcuni gruppi ribelli non erano stati invitati e nei giorni scorsi si sono intensificate lotte interne. Nella sede del Consiglio nazionale di transizione a Tripoli, i ministri hanno tagliato una torta e ospitato i giornalisti.
Non era presente nessun membro della famiglia del deposto re Idris, costretto all’esilio nel 1969 e morto poi nell’83. La Libia è stata occupata per decenni da varie nazioni e solo nel 1947 Italia e Francia hanno abbandonato completamente il territorio. Il Regno Unito di Libia è stato istituito con il sostegno delle Nazioni unite alla fine del 1951, sotto il re Idris. “Come disse il defunto re Idris – ha ricordato oggi il presidente Mustafa Abdul-Jalil – preservare l’indipendenza è più difficile che realizzarla”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata