Makhachkala (Russia), 16 dic. (LaPresse/AP) – Il fondatore di un settimanale indipendente critico nei confronti del governo è stato ucciso nel capoluogo del Dagestan, nel Caucaso settentrionale. Il ministero dell’Interno russo ha riferito che Khadzhimurad Kamalov, fondatore di Chernovik, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre usciva dalla sede del giornale a Makhachkala. Dopo avervi lavorato come direttore dalla fondazione nel 2003, ne era diventato editore. Il settimanale è fortemente critico nei confronti delle autorità e ha riferito di corruzione pubblica e di abusi da parte delle forze di polizia nella lotta contro l’insorgenza islamica nella zona. Dal 2000 in Russia sono 19 i casi irrisolti di giornalisti uccisi, tra cui nel 2006 Anna Politkovskaya.

Vyacheslav Gasanov, un portavoce del ministero dell’Interno russo in Dagestan, ha detto che un uomo armato con il volto mascherato ha sparato a Kamalov davanti al suo ufficio. Il giornalista è morto poco dopo in un ospedale locale. Biyakai Magomedov, il redattore del Chernovik che ha testimoniato l’attacco, ha detto alla rete Ntv che Kamalov è caduto per terra dopo essere stato colpito da una prima serie e si è coperto la testa con le mani mentre l’assalitore si è avvicinato e ha sparato ancora. “Lo hanno ucciso apposta davanti alla sede del giornale per spaventare il personale”, ha detto Magomedov. L’Unione dei giornalisti russa ha condannato l’uccisione di Kamalov e ha chiesto alle autorità di trovare i responsabili e portarli davanti alla giustizia.

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